Si è svolta nel weekend appena trascorso la Coppa del Mondo di fioretto maschile dove il nostro Alessandro Paroli ha colto un lusinghiero ottavo posto (continua…)
Dopo il bronzo colto a Tokyo Alessandro è tornato a ruggire nel circuito iridato. Infatti, sabato scorso in Russia ha raggiunto i quarti di finale venendo estromesso dalla lotta per le medaglie dal forte padrone di casa e - da qualche mese - al comando del ranking mondiale, Timur Safin.
Resta un po’ di rammarico, perché proprio a Tokyo qualche mese fa Alessandro aveva avuto ragione dello Zar del fioretto. In quest’occasione, per stessa ammissione di Paroli attraverso il suo profilo social, pare che Safin gli sia stato superiore nella condotta del match che, a vedere il netto parziale (6-15, ndr) a favore del russo, non ammette scusanti all’Azzurro.
Alessandro, si era ben districato fino a quel punto della gara, venendo fuori da una serie di assalti molto complicati. Già nel primo giorno di gare, dedicato alle fasi preliminari, le cose non erano andate lisce. Dopo un girone nel quale aveva riportato 3 vittorie e 3 sconfitte, erano stati due i turni che avevano visto impegnato Paroli, che prima aveva dovuto vincere sul venezuelano Briceno e poi sul polacco Janda. Il giorno dopo la musica non è cambiata e subito in apertura di giornata Ale ha dovuto superare il duro scoglio rappresentato dal forte compagno di Nazionale Alessio Foconi, che tuttavia ha dovuto cedere il passo (15-13, ndr) ad un Paroli veramente ispirato. Dopo sono stati il giapponese Ito e il britannico Kruse (entrambi per 15-7, ndr) a dover cedere lo scalpo a Paroli che, come detto, sarebbe poi andato ad impattare contro Safin.
Resta un passo avanti, questo compiuto dall’Aviere “bluarancio” che adesso ha già impostato il suo percorso verso Shanghai dove tra due settimane tirerà l’ultimo Grand Prix Fie della stagione.
In Russia era presente anche Edoardo Luperi che ha lasciato la gara nei sedicesimi di finale sconfitto dall’esperto e navigato Azzurro Andrea Cassarà (10-15, ndr).
La gara è stata vinta dal campione olimpico di Rio Daniele Garozzo che ha così raggiunto il suo primo sigillo in Coppa del Mondo.