A distanza di qualche giorno dall'impresa di Alessandro Paroli nella seconda tappa della Coppa del Mondo disputata in Giappone, è tempo di fare il reso conto della fantastica giornata di cui il forte accademista si è reso protagonista (continua....)

"Prima finale. Primo podio... scusate il ritardo". Così ha commentato Alessandro Paroli, la sua prestazione a Tokyo, affidando al suo profilo social un post dal quale si è potuta evincere tutta la sua soddisfazione, per essere riuscito - finalmente - ad esprimere il suo valore schermistico.

L'età non è più quella di un ragazzino, ma il fatto che questo primo grande risultato da parte del forte fiorettista bluarancio sia arrivato all'inizio dell'era della sua completa maturità e dopo anni di sacrifici, lascia ben sperare per un futuro all'insegna della continuità in questo senso.

L'avventura nipponica era partita bene, infatti, già dalle fasi preliminari 'Ale' non ha avuto incertezze. La poule d'esordio era stata espletata come una mera formalità riportando sei vittorie su altrettanti assalti, per un preludio allo show che dal giorno dopo ha mandato in scena. Infatti, dopo una rapida pratica che ha spedito in archivio il match dei trentaduesimi di finale contro un malcapitato atleta giapponese, Paroli ha regolato l’Azzurro Alessio Foconi (argento alla gara precedente a Il Cairo), con un netto 15-11 e ancora più netto è stato il parziale col quale ha mandato a casa il russo Timur Safin (Campione Europeo in carica, Campione Olimpico a squadre e bronzo individuale a Rio, ndr), che ha dovuto arrendersi al nostro campione per 15-7. A quel punto, lo sforzo per arrivare a salire i gradini del podio del circuito iridato non poteva essere risparmiato e allora è stata la volta di soccobere per lo spagnolo Carlos Llavador per 15-13.

Un po' di rammarico per la semifinale persa per 7-15 contro lo statunitense Miles Chamley rimane, anche perché sembrava ormai la giornata perfetta, ma va preso tutto il buono di questo risultato che potrà dare tanta fiducia a Alessandro, che ha dimostrato a se stesso di aver nulla da invidiare a nessuno dei top fencers del circuito mondiale.

Non ha brillato Edoardo Luperi, messo fuori gara dal senatore Andrea Cassarà che ancora una volta è riuscito a far valere la legge dell’esperienza sui giovani pretendenti. Edoardo ha lamentato il fatto di aver subito delle decisioni che lo hanno penalizzato, ma il lavoro svolto fino ad oggi lo aiuterà a centrare meglio la sua punta per le prossime occasioni.

Peccato, infine, per Tommaso Lari che ha dovuto abbandonare il torneo del principe Takamodo per mano dell’amico e compagno di allenamenti Luperi in un derby che ha visto il più giovane spuntarla per 15-11.

Adesso, per lo squadrone bluarancio giusto il tempo di organizzarsi in un raduno collegiale esclusivo per gli atleti delle Fiamme Oro e poi sarà l’ora di presentarsi a Torino per il primo Gran Prix della stagione.