Si sono svolti a Roma gli Assoluti di scherma 2016 e nella rassegna tricolore più importante d’Italia il nostro Martino Seravalli si è laureato Campione d’Italia per la prima volta in carriera (continua…)

Erano dodici anni che il titolo di fioretto maschile paralimpico categoria “C” andava al solito atleta. William Russo da Palermo, non aveva praticamente conosciuto avversari nel suo cammino in quest’ultimo decennio. Un campione che oltre ai titoli nazionali ha raggiunto prestigiose affermazioni anche all’estero tra campionati mondiali ed europei. Fino a domenica scorsa! Si, perché dopo un predominio del genere è stata dura per lui buttare giù un boccone amaro. E a servirglielo è stato il nostro Martino Servalli che, dopo una gara anonima nella spada, nel giorno del fioretto ha tirato fuori grinta, voglia e una determinazione che gli ha fatto sbaragliare il campo dai gironi eliminatori alla finalissima, dove in vantaggio 5-0 su Russo, ha potuto alzare le braccia al cielo per il ritiro del campione siciliano e gioire, così, con i suoi compagni dell’Accademia e il suo Maestro Claudio Del Macchia, per questo traguardo storico per lui e tutto l’ambiente domiciliato al Modigliani Forum.

Nelle gare di scherma olimpica, invece, non sono giunte medaglie dalle gare individuali, dove ad esprimersi meglio sono stati Edoardo Luperi e Alessandro Paroli, fermati alle soglie dei quarti di finale rispettivamente da Tobia Biondo e Andrea Baldini.

Nelle gare a squadre, invece, è arrivato il bronzo nel fioretto maschile per la compagine delle Fiamme Oro dove, insieme agli accademisti Luperi e Lari hanno tirato il padovano Piero Franco e lo jesino Francesco Ingargiola. Per i piedipiatti, dopo un buon avvio di gara, con tre successi su altrettanti assalti nel girone, è stata superata nei quarti la formazione di Milano (Mangiarotti, ndr) e, poi, in semifinale è sopraggiunta la sconfitta con la Guardia di Finanza che ha, poi, vinto il titolo, mentre nella finalina per il bronzo Edo e compagnia hanno avuto la meglio sulla Forestale di Damiano Rosatelli.